I Primitivi fiamminghi a Genova

Alla scoperta dell’arte primitiva fiamminga conservata nei musei, nelle chiese e nei chiostri della città di Genova

Tra i musei genovesi, Musei di Strada Nuova - Palazzo Bianco conserva il maggior numero di opere, alcune estremamente significative dell’arte primitiva fiamminga.

Le quattro tavole del Maestro di San Giovanni Evangelista (San Giovanni Evangelista a Patmos; Resurrezione di Drusiana; Ultima Cena; Miracolo di San Giovanni Evangelista) formavano, con la pala centrale raffigurante la Messa di San Pietro di collezione privata, un polittico proveniente dalla chiesa genovese della SS. Annunziata del Vastato; dalla chiesa di San Colombano proviene Annunciazione di Jan Provost.

Dall’abbazia benedettina di San Gerolamo della Cervara, Santa Margherita Ligure, pervennero a Palazzo Bianco, in occasione della prima soppressione degli ordini religiosi di fine Settecento, le quattro tavole di Gerard David (Madonna dell’uva, San Gerolamo, San Mauro, Crocifissione), che formavano un articolato polittico, ed il trittico di Pieter Coecke van Aelst con Annunciazione, Adorazione dei Magi, Fuga in Egitto.

Ancora nella loro sede originale si possono vedere, nel secondo chiostro del convento domenicano di Santa Maria di Castello, il dipinto murale di Justus de Allemagna e due trittici: quello smembrato in due tavole rettangolari della chiesa di San Pancrazio e l’Adorazione dei Magi di Joos van Cleve della chiesa di San Donato.

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I Primitivi fiamminghi in Liguria

Dalla Spezia a Imperia passando per Savona e la provincia di Genova. Tracce dell’arte primitiva fiamminga negli edifici religiosi e nei musei della nostra regione

Ancora oggi molti degli artisti definiti primitivi fiamminghi non hanno una loro precisa identità ma sono segnalati con l’appellativo Maestro, associato all’opera che lo ha caratterizzato.

Proprio per la realizzazione del Trittico di Sant’Andrea è identificato un Maestro attivo a Bruges alla fine del XV secolo, che sviluppa in modo personale la tradizione locale più matura.
Un’iscrizione nel verso sinistro dell’opera ricorda che fu realizzata a Bruges nel 1499, su commissione di Andrea della Costa per la chiesa natia di San Lorenzo della Costa. Questo nobile, originario della zona e signore di Roccarbino nel principato di Monaco, per ragioni commerciali si era spostato nelle Fiandre; nel 1492 aveva sposato Agnese Adorno insieme alla quale è ritratto nella pala centrale.

Fu, probabilmente, realizzato ad Anversa il trittico con l’Adorazione dei re Magi, documentato dal 1519 nella cappella Sacco della Commenda savonese di san Giovanni Battista. La critica lo riconosce come opera del Maestro di Hoogstraeten, autore del polittico della chiesa di santa Margherita nella cittadina omonima: un maestro spostatosi da Bruges ad Anversa alla fine del XV secolo. Il committente potrebbe essere il nobile Giovanni Sacco, ambasciatore in Francia negli anni 1509-1510, figlio di Leonardo, finanziatore di navi anche nelle Fiandre.

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